Agnese Ferraro: Sì, Sposiamoci in Calabria

Agnese Ferraro, Sposiamoci in Calabria

Sin da subito Agnese Ferraro, wedding planner calabrese e founder della start up Sposiamoci in Calabria, ha detto “sì” a un’intervista intima.

Un “sì” per parlare di lei, della sua storia, della sua vita. Dei sogni che intravede come fa una sposa con un delicato velo che scende sul volto. Un “sì” che ha fatto capolino nel mio cuore, una romantica giornalista vestita da cinica, con chicchi di riso e confetti all’uscita per brindare a questa Calabria che sposiamo ogni giorno.

Agnese Ferraro e il richiamo della Calabria

Agnese, con un lavoro sicuro in tasca, ha sentito il richiamo della sua terra: così, dal Nord Italia, dove lavorava e studiava, è ritornata alla sua Tortora, cittadina del Tirreno cosentino che dà il suo benvenuto a quanti arrivano in terra calabra.

«A Milano lavoravo per un’importante azienda. Ero l’assistente del direttore commerciale. Mi occupavo sia degli aspetti commerciali che degli eventi. Sono stati due anni intensi: in quel contesto ho imparato tanto. Quando è arrivata la proposta di un contratto a tempo indeterminato, però, qualcosa mi ha fatto riflettere. Mi sentivo incompleta», racconta Agnese.

Il coraggio di Agnese, la voglia di mettersi in gioco per scoprire le sfumature del suo animo, l’amore e l’esperienza l’hanno premiata.

Sposarsi davanti all’Isola di Dino

Infatti, con la sua start up di destination wedding, Agnese, donna tenace e sensibile, è riuscita ad aprire le porte della Calabria agli sposi che non conoscevano le bellezze di questa terra. Angoli sconosciuti, da lei ricercati con delicatezza e rispetto per far convolare a nozze un segmento importante del turismo, quello matrimoniale.

Prima di tutto, Clelia e i suoi compleanni

«Clelia, vieni vicino a me. Finiamo i compiti e poi usciamo». Al telefono, sento una vocina che risponde ad Agnese.

È Clelia, la sua bimba di 8 anni (tra poco festeggerà il compleanno), che le dona l’interezza dell’essere mamma. «Le ho sempre organizzato delle belle feste di compleanno. Non sontuose, non è nel nostro essere. Ma il desiderio è quello di curare i particolari e vedere spuntare sul suo visino e quello dei suoi amici il sorriso che allarga il cuore», dice Agnese.

Ed è qui che si congiunge un pezzo di questa grande storia d’amore: i primi compleanni di Clelia hanno riscosso successo, tanto da far arrivare le richieste per organizzare quelli di altri bambini. «Con le mie cugine abbiamo iniziato a dedicarci ai compleanni per i piccoli. C’era una ricerca di fondo, una cura che era un segno, quasi una speranza per quel che è arrivato dopo».

Di che cosa si tratta? Beh, la richiesta di organizzare un matrimonio.

«Era il 2013. Rimasi senza parole. Avevo le conoscenze, un bel po’ di esperienza, ma non la formazione da wedding planner. Però la sposa aveva ormai deciso, così le risposi che mi sarei occupata dell’allestimento e dei piccoli dettagli per il suo matrimonio».

L’amore ha il suo volto

Agnese, una storia da favola

Agnese, una storia da favola

Per citare il sonetto di Dante Alighieri (Sommo poeta non me ne volere!), Amore e ’l cor gentil sono una cosa. Meglio, l’amore per Agnese prende forma in un volto: quello di Patrizio Tiesi, «l’uomo che è stato la mia forza, la mia fortuna. La persona che è entrata nella mia vita in punta di piedi: in un periodo di preoccupazioni e pensieri, Patrizio è stato capace di far uscire quella vocina che da tempo mi diceva che oltre a quelle nubi c’era il richiamo del destination wedding».

L’amore, si sa, non è bello se non ci sono sorprese. «Un giorno, senza sapere come e quando, mi sono ritrovata iscritta a un corso di wedding planner a Milano. Era un regalo di Patrizio per il mio compleanno. Di ritorno, in aereo pensavo a una frase che una docente aveva ripetuto nel corso: “Se ce l’ha fatta la Sardegna, ce la possono fare tutte le regioni d’Italia”. Qualcosa mi frullava in mente. Tra nuvole e pensieri belli, dicevo a me stessa: “Perché no?”. Ce la posso fare».

La sfida di Agnese Ferraro: Sposiamoci in Calabria

La squadra di Sposiamoci in Calabria

La squadra di Sposiamoci in Calabria

Ha accettato la sfida Agnese: ha studiato il matrimonio di destinazione in Puglia e nelle altre regioni meridionali. In Calabria questo aspetto non era tanto considerato. Era il passo giusto da compiere: così ha fondato nel 2018 Sposiamoci in Calabria, una start up quasi tutta al femminile, che richiama nei suggestivi paesi calabresi coppie dell’Italia e non solo («Ci sono novità per l’Asia»).

Curiosità: Agnese e Patrizio parlano spesso di matrimonio, del loro intendo. E, come ogni coppia, la domanda è: dove ci sposiamo? «Tra tante alternative e possibilità, un giorno Patrizio ha detto semplicemente “Sposiamoci in Calabria”. Che poi è diventato il nome di questo percorso bellissimo, di questo progetto».

I traguardi di Sposiamoci in Calabria

Con gli abiti tradizionali di Guardia Piemontese

Con gli abiti tradizionali di Guardia Piemontese

All’inizio è stata dura: i risultati tardavano ad arrivare, ricorda Agnese. «Ogni tanto mi scoraggiavo, ma poi dicevo a me stessa che per le novità c’è sempre bisogno di tempo, che non potevo né volevo tirarmi indietro. Poi si è messo in moto tutto. Certo, adesso non mi cullo. Anzi, la ricerca è costante. La chiave di volta è creare, per gli sposi e per gli invitati, un’esperienza tutta da vivere che coinvolga i sensi. L’impronta di Sposiamoci in Calabria è il legame, indissolubile, tra paesaggio, folclore e tradizione di questa terra».

E con i suoi shooting mostra i mille e mille panorami mozzafiato della Calabria, come le unicità che la rendono tale (tra queste anche gli abiti tradizionali degli Occitani di Guardia Piemontese).

Agnese Ferraro, Wedding made in Calabria

Made in Calabria anche i prodotti: dai confetti alle ceramiche, dai musicisti ai tessuti ricamati, dall’olio d’oliva ai vini calabresi, fino ai musicisti.

Collezione 2020, Julia Blanda

Accogliere gli ospiti con un sorriso, con gentilezza e con abiti che mostrino le bellezze della Calabria è tra gli assi della manica di Agnese e del suo team. «Una novità anche questa: la collezione 2020 Julia Blanda, in onore dell’antica città enotria, lucana e romana sul colle Palècastro di Tortora».

«Il disegno della divisa – continua Agnese – è un’idea di Assunta Montanini di Spezzano Piccolo. A realizzarla sarà la camiceria Bottone 1976, di Orsomarso: Gianluca Bottone, oltre a realizzarla, stamperà su stoffa le grafiche disegnate da Sonia De Francesco di Tortora. Ci saranno alcuni oggetti conservati nel museo di Blanda di Tortora: dei reperti faranno, infatti, bella mostra sulla gonna».

Il futuro di Agnese Ferraro tra lavoro e famiglia

Nel futuro? «Sono grata alla vita. Faccio quel che volevo nel posto che amo. Sogno di allargare la famiglia, di vedere la Calabria sempre più presente nel mercato del matrimonio di destinazione. Ho contribuito, in tal senso, e lo faccio ancora affinché questo avvenga. Ho una carica pazzesca (ottenove!).

Sposarsi a Tortora

La mia mente va a mille: perché ho trovato la mia dimensione. E, per quante difficoltà ci sono, è meglio far questo lavoro, che poi è passione, in Calabria».

Fanno parte della squadra di Sposiamoci in Calabria: Agnese, Tiziana Fiordalisi, Maddalena Macrì, Vincenzo Tortorella, Sonia De Francesco, Gianpietro Arieta, Francesco Lucia, Mario Minici, Graziella Morelli, Mattia Salemme, Francesco Di Noia, Emilia Galiano, Giuseppe Donato

Foto concesse gentilmente da Agnese Ferraro, Sposiamoci in Calabria

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