In un bicchiere la Calabria migliore da gustare

Liquori artigianali con erbe e agrumi di Calabria: come nasce la passione di Pierfrancesco Cairo e Antonio Gencarelli

Metti due compagni di classe, due amici che condividono tutto. Aggiungi un po’ di sana follia per l’incerto. Addolcisci con l’amore per la Calabria e le sfide.

Fai macerare q.b. e mescola per amalgamare il tutto. Poi servi a temperatura ambiente, con della salvia e profumo di liquirizia. Mentre sorseggi di buon gusto, ti verrà subito in mente quando e come è iniziato tutto.

Languorino? È la storia di Pierfrancesco Cairo e Antonio Gencarelli, imprenditori calabresi che nel loro laboratorio di Bisignano producono liquori, amari, creme e sambuche artigianali. Tutto al sapore di Calabria.

Ce lo gustiamo insieme questo racconto?

Da una pentola di rame e tanti sogni

Pierfrancesco Cairo nel laboratorio CSLiquori

Pierfrancesco Cairo nel laboratorio artigianale

“Prima avevamo un solo pentolone e tanti sogni. Adesso nel nostro laboratorio ci sono quindici cisterne; un pentolone da 700 litri per sciroppi; diciotto prodotti e tanti sogni ancora”, mi raccontano Pierfrancesco e Antonio, titolari della CS Liquori. Sono i primi due soci di questo liquorificio aperto nel 2007 a Bisignano a cui, da un paio di anni, si è aggiunto Vincenzo Pellicorio.

L’idea è venuta a Pierfrancesco, il socio fondatore, che sperimenta miscele, quasi a preparare pozioni per esaltare il gusto della Calabria. Insieme ad Antonio poi decidono di trasformare questa passione in lavoro.

“All’inizio qualcuno ci guardavano con un po’ di scetticismo. Ma poi si sono ricreduti. E noi ne siamo felici. La produzione era di nicchia. Intanto abbiamo acquisito esperienza: non ci siamo mai improvvisati. Sapevamo che la strada era abbastanza irta, però abbiamo deciso di puntare su questa terra e pian piano sono arrivate le soddisfazioni”.

Da Bisignano l’amaro alla liquirizia Sette colli

rosmarino-erbe-liquore

Mi raccontano dei momenti difficili con uno stop della produzione. Un momento che Pierfrancesco e Antonio non hanno, però, buttato al vento: infatti, è servito loro per riorganizzarsi e ripartire alla grande. “L’amicizia ci ha aiutato a non mollare e a investire nei nostri sogni”.

È così che si cresce, che si trova la miscela giusta per affrontare le sfide della vita.

Nel laboratorio di Bisignano ogni processo è artigianale: la macerazione delle erbe, con spezie e agrumi varia dalle 72 ore a un mese. Tutto dipende dalla ricetta, ovviamente segreta!

“Quando abbiamo messo sul mercato l’amaro Sette colli aromatizzato alla liquirizia eravamo entusiasti. È un prodotto che realizziamo con processi artigianali. Lenti e meticolosi in ogni passaggio. Usiamo sempre prodotti che identificano il territorio, come il rosmarino, la salvia, il finocchietto, gli agrumi, l’alloro”.

Provo a immaginare i loro volti quando hanno constatato che l’amaro Sette colli stava riscuotendo successo. Tanto che la CS Liquori ha sul mercato tre amari: Sette colli alla liquirizia; alla menta; aromatico. A cui ora si è aggiunto il quarto: l’Articolo1.

Come nasce l’amaro alle erbe Articolo1

Articolo1 liquore erbe

Sembrerà strano associare il nome di un amaro all’articolo 1 della Costituzione italiana. Ma, come in un viaggio alla riscoperta di se stessi, tutto ha un senso. Di alto valore.

“Lo scorso anno, in piena pandemia da Covid-19, eravamo chiusi in casa. Sentivamo parlare spesso di libertà o meglio del fatto che questo virus ci aveva privati di questo diritto. Molte volte è stata invocata senza però saper bene il contesto. Abbiamo pensato che fosse giusto ritornare alle origini, alle donne e agli uomini che hanno combattuto per regalarci questo diritto sacrosanto”.

A luglio questi amici si sono ritrovati nel laboratorio: hanno iniziato a studiare la miscela. Le dosi giuste per creare un prodotto dal gusto mediterraneo. E, come sempre, prima di avviare la produzione dell’amaro, hanno fatto assaggiare Articolo1 a una cerchia ristretta di amici.

A dicembre dello scorso anno, l’amaro alle erbe Articolo1 era sui banchi. Ottimo riscontro. Con quell’etichetta che porta indietro nel tempo, gustando davvero la libertà di essere noi stessi e rispettare quella degli altri.

Perché mi è piaciuta questa bella storia di Calabria

Cisterne liquori

Dalla macerazione allo sciroppo fino alla miscela: ogni passaggio è fatto a mano nel laboratorio di Bisignano, dove questi ragazzi si ritrovano per continuare a produrre liquori. Lo fanno con passione, nonostante il periodo per questo comparto, come per tanti altri, non sia dei migliori.

Puntare sulle materie prime della Calabria dà più gusto a questa storia, anche perché Pierfrancesco, Antonio e Vincenzo cercano di creare liquori, sambuche, amari e creme (al pistacchio, alla castagna, al caffè, agli agrumi) che diano valore al territorio. A questa terra che sa offrire se si riesce a coglierne i frutti.

Ne sono certa. Lo è anche Antonio Gencarelli. Anche lui ha studiato fuori regione, ma poi è rientrato nella sua Acri. “Se ce ne andiamo tutti, qualcuno a combattere deve restare. Non mi tiro indietro. Non voglio che questi territori siano lasciati a se stessi. Saranno frasi trite e ritrite, ma con l’impegno io sono dalla parte giusta, come tanti, tantissimi calabresi che ci credono da sempre”.

N.B. questo articolo NON è una sponsorizzata.

11 commenti
  1. Marta
    Marta dice:

    Grande Alessia.. E grazie x la scoperta dei sapori e degli odori anche a distanza e attraverso un cell…

  2. Alessia Antonucci
    Alessia Antonucci dice:

    Grazie sister.
    Sai che bello gustare insieme questi sapori della Calabria?
    Quando tutto finirà, andremo a Bisignano per i nostri tour fotografici tutti calabresi!
    @ottenove

  3. Alessia Antonucci
    Alessia Antonucci dice:

    Wowow, che splendido commento Marta cara.
    Pensa, io non bevo amari. Ma questa storia mi è talmente piaciuta che l’ho voluta scrivere. Proprio perché da quel pentolone di rame sono nate speranze e una splendida realtà.
    Grazie del supporto che non è affatto a distanza. Ma raggiunge il cuore.
    Abbracci Alessia

  4. Antonio
    Antonio dice:

    Interessante! E come dare torto ad Antonio, bisogna restare, resistere e portare in alto la nostra splendida terra calabra.

  5. Alessia Antonucci
    Alessia Antonucci dice:

    Avanti tutta.
    Sì, perché diamo molto per scontato, in un pessimo che lacera ogni speranza. Resistiamo e amiamo.
    Abbracci,
    Alessia

  6. Giuseppe Quintieri
    Giuseppe Quintieri dice:

    È sempre un piacere scoprire tante belle iniziative. Soprattutto scoprire che ci sono tanti giovani che amano la nostra Calabria e che riescono a creare dei prodotti di eccellenza . Grazie a te , Alessia che ci racconti queste belle iniziative.

  7. Antonio
    Antonio dice:

    Grazie per lo splendido articolo! Un vero onore essere raccontati da chi, come noi, la Calabria la vive e la ama.
    I tuoi racconti fanno emergere la grande voglia di rivalsa che molti calabresi hanno e sei capace,con le tue parole di suscitare grande emozione in tutti noi.

  8. Alessia Antonucci
    Alessia Antonucci dice:

    Grazie Giuseppe!
    Anche tu ami la Calabria e lo dimostri ogni giorno con il tuo lavoro. La tua passione.
    Poi andiamo a Bisignano ad assaggiare qualche liquore? Facciamo un bel tour.
    Abbracci,
    Alessia

  9. Alessia Antonucci
    Alessia Antonucci dice:

    Grazie a te, Pierfrancesco e Vincenzo per avermi fatto scoprire questa splendida realtà.
    Ne approfitto anche per ringraziare la splendida Lorena Nicoletti.
    L’immagine del pentolone di rame mi è rimasta scolpita, con tutte i percorsi da voi intrapresi per non mollare. Siete da esempio per chi ama questa nostra Calabria.
    Ottenove…

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  1. […] a Londra. Dalla capitale inglese, Giulio Amodio, bartender di fama mondiale (originario di Bisignano, sì lo stesso posto dove viene prodotto Art1), ha aiutato Raffaele nell’ultima fase, quella […]

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