Claudia Losardo, cake designer sprint
La mia ricetta per convivere con la fibromialgia
«Ultimamente erano successe tante di quelle cose strane che Alice aveva cominciato a credere di impossibile non ci fosse quasi nulla». Avete indovinato: è una delle citazioni più belle del romanzo Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll.
È il volume più azzeccato per addentrarci in questa storia: sì, perché se Claudia Losardo fosse un personaggio immerso nel mondo fantastico di uno/a scrittore/scrittrice o raffigurata sulle pagine colorate che si leggono la sera ai bambini, avrebbe, infatti, la stessa forza di volontà di Alice, la sua curiosità, la sua folle dolcezza.
Che mi aspettava una giornata fatta di indovinelli, scoperte ed emozioni lo avevo intuito già dalle sue indicazioni per il nostro appuntamento a Cetraro, paese della Riviera dei Cedri, dove Claudia, cake designer sprint di 36 anni, vive e lavora.
Claudia Losardo, cake designer sprint
«Supera un ponte. Poi una stradina. Poi un altro ponte. Non andare a destra. Non andare a sinistra. Tira verso il mare», mi rincuora al telefono Claudia, cake designer sprint.
«Ma se continuo verso il mare ci finisco dentro con la macchina! Non c’è più la strada!», rido.
«Tu continua. Capirai dove fermarti». La risposta non tarda ad arrivare. Me la ritrovo, infatti, vicino a una viuzza sterrata che dà sul mare: un sorriso stampato in volto, il suo taglio di capelli con ciocche colorate e una borsa che pesa quasi il doppio di lei.
Claudia, quindi, salta in macchina e comincia con le indicazioni: a destra del mare c’è una piccola arteria, con la salsedine che ti arriccia i capelli e ti liscia il cuore. Parcheggiamo di fronte casa sua; lascio, pertanto, il mondo reale e mi ritrovo in quello fantastico di Claudia.

Claudia Losardo, cake designer sprint (all’opera)
Tra macaron e pasticcini
Fiori colorati di carta alle pareti del suo laboratorio, torte di pasta di zucchero in esposizione, tavoli in allestimento con sacchetti di confetti e palloncini, macaron rosa ripieni di cioccolato, una tisana fumante alla mela per me con un piattino ricolmo di pasticcini. Non svegliatemi…

Macaron ripieni di cioccolato
Il laboratorio di Claudia Losardo, cake designer sprint, è il suo regno e, per metà mattinata, anche il mio: ci passa tante ore delle sue giornate. Qui disegna torte (dalle semplici a quelle con glassa, pasta di zucchero e tanti strati di crema da infiniti sapori), impastando farina, zucchero, burro e q.b. di mille ingredienti semplici; modella, con la pasta di zucchero, volti di personaggi dei cartoni animati e delle favole, oggetti che fanno la felicità di uomini e donne. Qui si rintana, specie la notte.
La fantasia è magia
Ama scardinare le regole, Claudia Losardo cake designer sprint, soprattutto quando parla con i bambini pronti a soffiare le candeline. «Li assecondo nei colori che scelgono per la loro torta. Mi sento dire i colori più strani, con genitori che storcono il naso. Ma li rassicuro: se i loro piccoli hanno quel desiderio perché non accontentarli? Perché rinchiuderli in schemi convenzionali? La loro fantasia è magia che non possiamo far sciogliere come burro tra le mani».

La piccola fiammiferaia, vincitrice concorso
La strada di Claudia
Non c’è nulla di prestabilito in questa calabrese poliedrica, da sempre con una passione per l’arte e per la pasticceria. Nulla di scontato, con una serie di corsi per specializzarsi nelle tecniche di cake design e di wedding planner, che l’hanno portata, così, a vincere dei concorsi per le sue straordinarie torte a più strati e a inventarsi un lavoro in Calabria che le dà soddisfazioni (collabora con diverse pasticcerie della costa tirrenica cosentina e non solo).
Ma lei non si pavoneggia, ripetendo, infatti, che il motore di tutto sono la fantasia e il coraggio. «L’ho capito tardi, a mie spese. Per questo alle mie figlie dico di non rinchiudersi in stereotipi, di essere libere di esprimersi, di essere se stesse e far ciò che a loro piace. Sono la mia vita, queste due piccole donne, che hanno dato colore ed essenza alla mia esistenza».

Un po’ di colore…
Un q.b. di dolcezza e realtà
Sdolcinata? Per nulla. Claudia è capace di coniugare la realtà con la fantasia, la fermezza con la dolcezza. Dosa ogni parola come se dovesse mescolare degli ingredienti, ma poi ci sono picchi di emozioni non previsti nella sua ricetta, eppure ne escono frasi meravigliose. È aggrappata, infatti, a ogni minuto della sua esistenza: sai, quando le circostanze della vita ti costringono a fare i conti con le trasformazioni del tuo corpo qualcosa in te, quindi, cambia.
E Claudia, cake designer cetrarese, ha deciso che quel cambiamento doveva, però, portarle ogni giorno dei doni per compensare la sofferenza che prova; il dolore in diverse parti del corpo, persino al volto e al lobo dell’orecchio; e la stanchezza che le rendono tutto più faticoso. Anche lavorare.

“La mia essenza”
La fibromialgia
Claudia, 36 anni, cake designer sprint, da quasi dieci soffre di fibromialgia, una patologia invalidante difficile da diagnosticare e da curare. I dolori sono localizzati, infatti, in corrispondenza dei muscoli, dei legamenti e dei tendini. «L’ho scoperto qualche anno fa, dopo un calvario quasi decennale e derisioni di persone che pensavano fossi una malata immaginaria. Rischiavo, però, di impazzire senza una diagnosi. Poi è arrivata e ho dovuto ingranare una marcia in più. Me la sono abbracciata questa patologia e ci sto convivendo», mi dice, guardandomi negli occhi.
«Ho delle scosse per tutto il corpo che, pertanto, mi costringono a stare a letto, ma solo per poco, perché dopo sento dolore anche a rimanere sdraiata. Non so dove mi porterà questa malattia, ma so che cosa porterò io a questo mio corpo: la forza quotidiana di non arrendermi. Di essere me stessa, sempre. Di insegnare a me e alle mie bimbe che, nonostante tutto, non ci mette in ginocchio nessuno».
Mi verrebbe, così, da abbracciarla, ma sono come paralizzata. In uno sbalzo che mi porta bruscamente alla realtà.

Piccole soddisfazioni
Il lavoro? Il mio salvagente
«Mamma mia, mamma mia! Oggi tutto è così strano! E ieri tutto come al solito. Mi chiedo se sono cambiata nella notte. Lasciatemi pensare: stamattina quando mi sono alzata ero proprio la stessa? […]», Alice nel paese delle meraviglie.
«Il lavoro è il mio salvagente. Disegnare, impastare, modellare e sfornare dolci è, infatti, una costante della mia vita a cui non voglio rinunciare, anche se mi è stato detto che, per la fibromialgia, era meglio smettere. Mi ci vedi? E che faccio? Rischierei di impazzire. No, non mi do per vinta», mi dice. Intanto, modella il volto di un piccolo con una corona d’oro in testa che sorprenderà i futuri genitori che le hanno commissionato la torta.
I dolori, purtroppo, sono lancinanti, ma non ha mai saltato una consegna, sempre puntuale come un comandante che guida la sua truppa.

Ultimi ritocchi
La prima edizione della Cake art
Potrebbe sembrare una donna tosta Claudia Losardo. Però, basta guardarla negli occhi per capire che indossa il classico scudo per non prendere altre fregature nella vita. Ha, infatti, l’anima forata ma solo per far entrare nuove energie e regalare emozioni. Instancabile, wonderClaudia sta, infatti, organizzando la prima edizione di “Cake art”, un concorso di cake design per nuovi talenti in programma il 27 e 28 aprile ai Licei “Lopiano” di Cetraro (Cs).
«Il ricavato andrà all’Associazione italiana per la lotta al neuroblastoma, una onlus dell’Istituto Gaslini di Genova. Perché se il destino ti toglie qualcuno che rappresenta l’altra metà del tuo cielo, devi scacciare le nuvole, trovare la strada e sorridere agli angeli in terra».

Locandina concorso
A te non costa nulla. Per me è una fonte di soddisfazione enorme.
Grande Claudia e il suo magico mondo. Grazie sister per averla raccontata
Ma che storia straordinaria e che grande forza. Complimenti a Claudia e ad Alessia per questa bellissima testimonianza di vita, di passione e tenacia
Grazie Alessandra,
Claudia è wonder. Porta un messaggio di tenacia, di speranza, di passione.
Come scrivi anche tu!
Speriamo di vederci presto.
Abbracci