Le borse di Claudia Giannini: da autodidatta a stilista

Claudia Giannini artigiana borse e accessori moda

Quando tutto manca, che si fa? Se hai coraggio e determinazione, percorri la strada per cercare la tua stella e, quando la trovi, continui a camminare, consapevole che quel tesoro lo hai acciuffato con le tue forze, il tuo talento. A questo penso dopo aver finito di parlare con Claudia Giannini, artigiana di Praia a Mare (Cosenza), che a 40 anni ha cominciato a realizzare borse e accessori hand-made.

Da autodidatta, questa donna solare e determinata, ha imparato a cucire a mano, a creare poi la struttura tutta particolare delle sue borse in tessuto e in pelle, fino ad aprire un negozio nella cittadina tirrenica.
Claudia gestisce anche il suo e-commerce e vende i suoi accessori pregiati, originali, in tutta Italia e all’estero, un po’ meno in Calabria.

Ma la speranza che anche a queste latitudini siano apprezzati quanto meritano non l’abbandona. Se così non fosse, comunque non si scoraggerebbe: sa che è importante, prima di tutto, la sua soddisfazione, la sua felicità. Per arrivare a questa consapevolezza ci ha messo un po’, percorrendo quei passi per ritornare alla terra natia. Passi che per molti avevano il sapore di una sconfitta, per lei di una vittoria. E lo ha dimostrato.

Vieni con me!

Borse in tessuto, colletti, sciarpe: la sperimentazione

Pochette gialla, celeste e viola in seta con inserti

Pochette

“Ho conseguito il diploma di maestro d’arte. Ero abbastanza incostante nei miei progetti di ragazza, ma sempre attratta dalla vena artistica. Quando d’estate lavoravo, nei momenti di pausa disegnavo. Poi la partenza dalla Calabria. Sono tornata dopo vent’anni. Avevo dei progetti di lavoro, ma nulla a che fare con l’arte. Tutto ha preso una piega diversa nel 2010. Volevo una borsa non omologata, che non fosse un cliché. Non ne ho trovate. Ho pensato di mettermi alla prova. Non sapevo affatto cucire. Quante volte mi sono punta con l’ago. Ma non ho mollato”, racconta Claudia.

L’inizio la vede intenta a imparare le varie cuciture su uno strofinaccio. Cinque anni di intensa sperimentazione con materiali diversi.

Pian piano, impara a cucire a mano. “Sono venute fuori cinque borse particolari. Le ho mostrate ad amici che lavorano nel settore del lusso e sono rimasti molto colpititi. Dovevo necessariamente imparare a cucire a macchina! Una volta scelti i tessuti, dovevo trovare un modo per renderli adatti a quello che avevo in mente. Ho dovuto acuire l’ingegno fino a capire come strutturarle: è un metodo tutto mio, molto costoso ma che ne garantisce la resistenza nel tempo”.

Nascono anche le prime sciarpe e colletti in cachemire e in seta. La ricerca del particolare, le fantasie insolite, la voglia di osare sono i tratti distintivi di questa sperimentazione, che non finisce mai perché è linfa vitale.

Claudia sa che la concorrenza è alta. Così, oltre alla manifattura impeccabile, punta sulla qualità dei materiali. “Ogni mia borsa in tessuto e in pelle di pregio è fatta a mano. Per assemblarne una grande ci vogliono circa trenta ore di lavoro”.

Artigiana made in Italy: non è mai troppo tardi

borse modello Signorina tu mi turbi vari colori

Modello “Signorina tu mi turbi”

In quegli anni in cui percorreva i primi passi nell’artigianato, più volte Claudia si è sentita dire che è una folle. «Non avevo nessuna nozione di cucito né di pelletteria. Mi sono impegnata e ci sono riuscita». Prende una pausa e poi continua il suo racconto.

“È passato un bel po’ di tempo per capire chi volevo essere. Quando ho compreso la strada, non è stato però facile. Ricordo l’armadione nella mia stanza pieno delle mie creazioni colorate. Modelli e fantasie insoliti. Le amiche venivano, aprivano le ante e lo stupore era tantissimo. Così è iniziato il passaparola. Proprio quegli sguardi entusiasti mi hanno spinto ad aprire, nel 2016, un negozio tutto mio a Praia a Mare”.

È stata una sorta di rivincita su se stessa. Infatti, nel 2011 era passato “il classico treno”, ma lei non c’era salita. “Mandai una mia borsa della collezione ‘Le nane’ a una giornalista di moda. Ne rimase colpita. Mi chiamò e mi intervistò per una nota rivista del settore. Sono iniziate ad arrivare, così, tante richieste da tutto il mondo. Ma io non ero ancora pronta: volevo arrivare a un ottimo livello di manifattura, garantire a ogni cliente il pezzo impeccabile.

L’ingranaggio era troppo grande per me, che resto un’artigiana. Ho fatto una scelta, quella di una produzione di nicchia di alto livello. Questo mi ha dato modo di poter gestire il mio tempo, soffermandomi sui dettagli che fanno la differenza sui pezzi unici”.

L’ispirazione della Calabria negli accessori fatti a mano

pochette gioiello Le Nane gialla con pietre di mare colorate

Le Nane

“Ho creato il mio lavoro a 40 anni. Sono un’artigiana con una sua storia. Nel mio negozio lavoro e accolgo la clientela. So che i miei accessori non sono per tutti. Ma è importante che si capisca quanto sudore c’è dietro un pezzo unico, quanta ricerca, creatività e ingegno. Scelgo tessuti di alta qualità, soprattutto quelli che catturano la mia attenzione. Tutti i manici, le tracolle, gli inserti in pelle li taglio a mano senza l’ausilio di fustelle. Anche qui scelgo personalmente le pelli tra le eccedenze dei grandi marchi del lusso”.

Tra i suoi tanti modelli, ci sono “Le nane”, pochette gioiello che ha creato aguzzando l’ingegno. L’ispirazione era a pochi metri da lei: in riva a mare. “Sono andata in spiaggia e ho raccolto delle pietre. Le ho poi dipinte e applicate sui manici intercambiabili. Sono diventate iconiche: attraggono per i colori e le combo”.

È in Calabria che Claudia ha trovato la sua ispirazione, che ha creato dal nulla il suo mestiere. “Mi ispira il posto dove vivo. Volevo tornare e sono rimasta. Qui ho trovato l’equilibrio, il mio habitat. Sono stata tanti anni fuori, ma c’era sempre qualcosa che mi mancava. Qui ho realizzato le mie cose migliori. Il negozio è diventato parte di me e ogni volta che si apre quella porta sono felice di condividere un piccolo pezzo di storia del vero made in Italy”.

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