Gloria Solferino, artigiana creativa di Amigurumi
Le “maglie” dell’uncinetto per intrecciare una nuova vita
«Sì, finalmente ora sono felice. Mi sono creata la mia libertà. L’ho cercata. Quasi costruita passo passo, e adesso posso dire di godermi la vita, di far quel che mi fa star bene. Perché al primo posto ci sono io».
Se pensi che a parlare sia una delle tante autrici di libri motivazionali, beh vi sbagliate di grosso. Anche se Gloria Solferino, artigiana creativa di “Amigurumi”, di Cittadella del Capo (Cs), non ha, infatti, nulla da invidiare a blogger e scrittori che dispensano consigli per trovare l’armonia interiore.

Gloria Solferino, artigiana creativa di “Amigurumi”
Gloria Solferino, artigiana creativa di “Amigurumi”
Il suo segreto per la felicità? Lavorare all’uncinetto e creare peluche e tanto altro ancora con la tecnica giapponese dell’Amigurumi. Sì, sono quei simpatici animaletti rivestiti di ovatta, con nasi e orecchie, fiocchetti, capelli di filo di cotone, che a guardarli ti viene voglia, infatti, di scambiarci due parole, tanto per essere certi che quel tuo segreto rimanga custodito. O semplicemente per tornare bambini.

Galline, pulcini e api
Nel laboratorio di Gloria
Nel suo ufficio trasformato in laboratorio c’è, quindi, una quantità di ranocchietti, gattini, unicorni, tartarughe, galline e pulcini, cagnolini, koala, coniglietti, orsi. È come stare, infatti, in mezzo alla natura, catapultati in quel “mondo fantastico” in cui Gloria Solferino, artigiana creativa di “Amigurumi”, ha trovato la sua strada. Il suo baricentro per non perdersi in questa giungla che, spesso, è la vita.

Home made
Con l’uncinetto sferruzza da sempre. «Io e mamma per hobby avevamo realizzato così tanti centrini da riempire ogni mobile e credenza di casa», racconta questa artigiana. Il suo sorriso e la sua serenità sono contagiose, meglio di una tisana allo zenzero. Siamo nel suo piccolo laboratorio a Belvedere (Cs), dove si è trasferita da qualche anno con la madre Santina, che adesso, in questa avventura dell’Amigurumi che ha intrapreso Gloria, è diventata, pertanto, la sua assistente.
A te non costa nulla. Per me è una fonte di soddisfazione enorme.
La svolta di Gloria Solferino
«Per tanti anni ho lavorato come impiegata. Stavo, infatti, ore davanti al computer. Tuttavia, non ero affatto felice. Mi sentivo persa, fuori luogo, spenta. Quando tornavo a casa, pertanto, correvo a prendere l’uncinetto: mi rilassava così tanto da starci anche per ore», ricorda Gloria Solferino.
Poi ha compreso che non poteva più lamentarsi di una vita senza scintille. È scesa nei fondali della sua anima, ha levato l’àncora e ha iniziato, quindi, a navigare nel suo mare. «Ho scoperto tante mie potenzialità. Ho capito di essere una donna che voleva e poteva sostituire quel sorriso “disattivato” con uno vero, di cuore».

Che tenero questo gatto
Le “maglie” dell’uncinetto per intrecciare una nuova vita
L’uncinetto è stato quel gancio per invertire la rotta e salpare. «Tutto è iniziato tre anni fa. Ero ancora impiegata come ragioniera. Prima di lasciare il lavoro, però, dovevo trovare un’alternativa. Ho cominciato a realizzare tanti manufatti all’uncinetto la mattina o nelle pause dal lavoro. Poi ho dato le dimissioni. Ed è, quindi, cominciata la mia vera vita. Anche in giro, esponendo le mie creazioni ai mercatini. A indirizzarmi all’Amigurumi è stata una signora: mi ha chiesto se creavo animaletti e peluche con questa tecnica. Mi sono, infatti, subito informata. In una settimana ho, quindi, realizzato dei coniglietti. Ho perfezionato la tecnica e, pertanto, aggiunto qualcosa di mio. Non ho più smesso. Una gioia immensa che non mi ha più lasciato».

Il primo coniglietto…
La tecnica dell’Amigurumi
Nulla per scontato: ogni pezzo fatto a mano deve, infatti, essere perfetto, originale, adorabile. Gloria Solferino, con entusiasmo e abilità, ha trovato, quindi, il modo di coniugare divertimento e lavoro. Non le pesa sferruzzare per creare i personaggi del suo “fantastico mondo”.
Ci vogliono diverse ore per questi simpatici e teneri pupazzetti: con l’uncinetto si creano i singoli pezzi a maglia basse intrecciando del filo di cotone. Ogni parte ha, infatti, colori diversi, per prendere le sembianze di orecchie, code e altro. Man mano, Gloria riempie, quindi, i pezzi con dell’ovatta, così si modellano. Poi li assembla, cucendo tutto. Aggiunge anche fiocchetti, nastri e rifinisce ogni manufatto, attenta a eliminare qualsiasi sbavatura.
Ed ecco che nasce la magia. Dal rocchetto di filo, passando per l’uncinetto, Gloria crea e trasforma tutto quel che è inanimato in un sogno traslato.

Casette…
Il passaparola
Il passaparola in questo suo primo anno di intensa attività è stato, tuttavia, fondamentale: questi teneri animaletti sono, infatti, tanto richiesti in Calabria, come al Nord. Dei manufatti sono stati spediti da Gloria anche in America e in alcuni paesi europei. Una soddisfazione per lei.
Pupazzi di tutte le dimensioni vengono, inoltre, scelti anche per bomboniere, per le ricorrenze importanti, per regali da chi predilige l’homemade e il suo valore imprescindibile.
«È da un anno che espongo nei mercatini della Calabria. Se prima mi lamentavo del caldo che prendevo in macchina per andare in ufficio, ora le giornate di agosto non mi fanno paura. C’è spazio per tanto altro in questa mia esistenza. Il contatto con le persone, le chiacchierate riempiono quelli che, prima, erano dei fori occlusi. Ora è un circolo di vita. Chiedimi se sono felice?».
Opere bellissime e storia incredibile
grazie sister in love. per fortuna che ci sei. poi andiamo a comprare la coccinella da Gloria!
#ottenove