Con l’ape calessino tra le bellezze di Cetraro
La scogliera dei Rizzi è completamente immersa dai raggi del sole. La salsedine si sprigiona ovunque, facendo arricciare meravigliosamente il naso. Intanto, un leggero vento scompiglia i capelli e porta un po’ di refrigerio in una giornata di inizio agosto assolata.
In lontananza, sento il rumore dell’ape calessino, cuore pulsante del servizio di visita turistica APP & DOWN, felice intuizione di promozione turistica innovativa nella città di Cetraro (Cs) avuta e “messa in moto” dalla società cooperativa Caster. Tra Suv e macchine moderne che passano sulla stradina, questo mezzo si fa largo con tutta la sua possente dignità, con rombi che si mischiano al vociare dei bambini in spiaggia, con l’andamento fiero di chi di strada ne vuole fare tanta ancora. Non vedo l’ora di salire sopra e di assaporare luoghi che credo di conoscere, ma che in realtà custodiscono particolari tutti da scorgere e conquistare.
Alla guida c’è Francesco Lacco. Appena ci vede – sono con mia cugina Maria Francesca, amante e compagna di tante avventure alla ricerca del bello in Calabria – ci saluta e si ferma. Ad accoglierci un grande sorriso e la voglia di accompagnarci in questo mini tour. Ci apre la portiera. Saliamo. Allacciamo le cinture e ci avventuriamo in questo viaggio da Cetraro Marina al centro storico, con il vento tra i capelli e la voglia di goderci ogni istante.
Vieni con noi!
Ape Caster: da Lampetia a Cetraro paese, andata e ritorno

Porto di Cetraro
“Le città sono sempre state come le persone. Esse mostrano le loro diverse personalità al viaggiatore”. È una citazione di Roman Payne, trovata sul Web, che ben spiega quel che ho provato visitando con l’ape calesse Cetraro, uno dei gioielli della Calabria.
Per prenotare il mini tour, ho scaricato l’applicazione Casterapp, download gratuito da Google Play, da App Store e dal sito. Potevo scegliere tra due itinerari: quello panoramico, solo con ape calessino, oppure il tour panoramico guidato, un servizio combinato Ape Caster e a piedi.
Il procedimento è davvero semplice: pochi semplici click – si può optare per le varie fermate con descrizione annessa e gli orari durante la giornata – e porti a casa una bella esperienza da vivere nei mesi estivi.
Io e mia cugina, romanticone, abbiamo scelto di partire da Lampetia. Abbiamo parcheggiato la macchina lì vicino, pronta dopo un’oretta e più a portarci a casa con la valigia piena. Posiamo i cellulari e ci immergiamo nelle parole e negli aneddoti di Francesco sulla scogliera dei Rizzi, sul borgo della Marina, sui pescatori. Alcuni li vediamo poco dopo intenti ad aggiustare le reti nel porto cittadino. Qui sono attraccate centinaia di barche: da quelle più piccole ai yacht.
Percorriamo le banchine in sella al nostro speciale calesse moderno, ammirando il museo a cielo aperto che si palesa davanti a noi. Spiccano in tutta la loro bellezza diverse sculture in pietra, con significati che vanno oltre l’estetica e portano a riflettere. Così come la parete impreziosita da mosaici, colori che creano il loro melange con l’azzurro del cielo e del mare, il bianco delle imbarcazioni e i colori di un paese che, sinceramente, ci sta mostrando il suo lato migliore. Come le persone, quelle buone, di cuore.
Il lungomare e il Borgo San Marco

Statua San Francesco “protegge” Cetraro
Tappa dopo tappa passiamo per il lungomare: qualcuno ci osserva mentre viaggiamo sull’ape, ma sono tanti gli sguardi di approvazione e di curiosità. Io mi sento libera, leggera: guardo quel che mi circonda. Memorizzo tutto qui, nella “tasca vicino al cuore”, mentre vedo il mondo scorrere davanti ai miei occhi. Un’estate di bambini al parco giochi, di sportivi che corrono nonostante il caldo, di aperitivi sorseggiati nei lidi, di risate.
Il Borgo San Marco, la macelleria dove nonna comprava sempre la carne per i pranzi in famiglia, la chiesa, i nuovi gusti di gelato scritti sulle lavagne, i banchi di frutta e verdura, gli anziani seduti in piazza a parlottare, le lacrime di un bambino capriccioso o semplicemente stanco. È tutto un caleidoscopio variegato. Immagini che si susseguono, con racconti di Francesco che si destreggia con abilità tra le stradine parlando delle costruzioni, dell’evoluzione del paesaggio, dei turisti stranieri che apprezzano questo servizio, che piace tanto anche ai cetraresi e ai calabresi.
Ingrana la marcia – non so affatto quale – e percorriamo la salita per arrivare a Cetraro paese. Facciamo tappa alla chiesetta di San Francesco: gradinate suggestive che si concludono davanti all’ingresso di questo caratteristico luogo di culto. Vicino c’è la statua bianca del Santo patrono dei calabresi, mentre tutt’intorno c’è il mare, una vista mozzafiato e case in cui riecheggiano voci, rumori di mestoli e sigle di programmi Tv.
Palazzo del Trono e il Museo dei Brettii e del Mare

Ape calessino Caster e la fontana di Nettuno
Forse è l’occasione giusta per entrare in chiesa, mi dico. Di solito, a quest’ora non è aperta, spiega Francesco, ma abbiamo trovato le porte spalancate. Così, mentre escono le signore, noi entriamo. Nella sua semplicità, questo edificio si presta al raccoglimento, alla preghiera. E, una volta percorsa la piccola navata verso l’uscita, troviamo il sole che sta per tramontare. Ce lo godiamo tutto questo tuffo della palla di fuoco nel mare. Senza cellulari, solo esclamazioni di bellezza.
Allacciamo le cinture e arriviamo nel centro storico, davanti all’imponente Palazzo del Trono, sede del Museo dei Brettii e del Mare. Prima di fermarci, il nostro esperto autista si fa strada fino alla chiesa di San Benedetto, passando per una viuzza arricchita da una rete con strisce colorate che cadono verso il basso. Stelle cadenti che aspettano ti essere acciuffate per esprimere il desiderio.
Eccoci fermi alla fontana di Nettuno, uno dei simboli per eccellenza del borgo antico. Scendiamo e ci viene incontro Luigi Orsino, presidente della Caster e curatore del Museo. È un giovane visionario che non perde il contatto con la terra, che vuole ampliare l’offerta turistica nella sua cittadina e avviare una piccola rivoluzione nel settore culturale e turistico che coinvolga attivamente il visitatore. E ci sta riuscendo, ottenove!
Le sezioni del Museo e la biblioteca

Reperti archeologici Museo dei Brettii e del Mare
Ci fa da guida nel Museo “vero scrigno di tesori archeologici e di opere d’arte”, racconta. Ci sono già stata, ma in questa occasione visito le stanze con occhio più attento. La sezione archeologica, quella storica, la stanza con i plastici architettonici realizzati da Enzo Leporini, la sezione con i reperti marini, il fondo cartografico Losardo. Un continuum di bellezze che mostrano quanto lavoro c’è dietro, a partire dagli scavi alla catalogazione, dalla conservazione alle informazioni per arricchire l’esperienza didattica di tanti studenti e di amanti dell’archeologia e del mare.
Pensavo di aver visto tutto, ma mi sbagliavo. Infatti, non ero mai entrata nella biblioteca civica, dove mi sono ripromessa di ritornare per leggere alcuni libri catalogati e stipati con cura nelle librerie in legno. Sedermi a una postazione, con quella luce ocra e quel silenzio che ti porta tra le pagine, dentro le pagine.
Il servizio di promozione turistica APP & DOWN della Caster

Luigi Orsino presidente Caster e curatore Museo dei Brettii e del Mare
“Il servizio è nato lo scorso anno con l’intento di promuovere il territorio, le sue bellezze, il suo patrimonio artistico-storico-culturale, oltre che paesaggistico”, spiega Luigi. L’ape calessino è attivo nei mesi estivi. “Ha un taglio innovativo, originale, perché chi vuole ne può usufruire attraverso un’applicazione che si può scaricare gratuitamente. Puntare sull’ape è stata una scelta sì azzardata ma si sta dimostrando efficace, apprezzata. L’abbiamo nominata Ape Caster, un veicolo per rafforzare la rete dei servizi culturali e turistici del territorio”.
Ci fermiamo a parlare: la prossima prenotazione dell’ape è tra po’. Saliamo di nuovo, questa volta con uno spettacolo diverso che si staglia davanti a noi: è sera, la fontana di Nettuno è illuminata, Piazza del Popolo accoglie, in un grande e delicato abbraccio, famiglie con bimbi che giocano a rincorrersi, mentre altri fanno ritorno a casa dopo aver chiuso negozi e botteghe.
Ripercorriamo il tragitto al contrario, fino al posto dove è iniziato tutto. E, mentre Francesco Lacco ci fa scendere – mostrando una gentilezza nei modi e nelle parole che ci hanno reso il viaggio ancor più bello –, noi ringraziamo per tutte le sensazioni provate. È stato come essere trasportate in un’atmosfera vista nei film, raccontata dalle canzoni o dagli aneddoti dei nostri papà. La nostra valigia adesso è più piena di meraviglia, di nuovi volti e di nuovi particolari che avevamo dato per scontato. Pronte a pescarne altri quanto prima.
Come fare per prenotare il tour con ape calesse

Francesco Lacco eccellente autista ape calessino Caster
Ecco le info per il servizio: troverai tutto lo staff – ne fanno parte Luigi, Francesco, Marilena Onorato e Jessica Giordano – gentile, disponibile, accogliente.
- Giorni e orari: APP & DOWN è prenotabile tutti i giorni dalle 10:15 alle 11:30 e dalle 17:45 alle 22:45
- Info e contatti: Applicazione mobile – CASTERAPP; Tel. 0982.92546 / Cell. 320 072 4103
NB. Scritto in collaborazione con Società Cooperativa Caster. Grazie a tutto lo staff e alla mia compagna di avventura, Maria Francesca Antonucci.
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